Background
La decisa azione governativa intrapresa negli ultimi anni nella città di Taranto, anche attraverso il Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione, ha inteso realizzare un laboratorio in scala 1:1 in cui sperimentare approcci innovativi che vadano oltre la bonifica e la riqualificazione dei territori, puntando alla creazione di un nuovo modello di sviluppo che coinvolge appieno il mondo produttivo all’insegna della sostenibilità ambientale. In tale scenario si collocano, in particolare, la produzione e l’utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili e sostenibili che accompagnano la bonifica e la depurazione delle matrici ambientali ed in particolare delle acque.
Con tale prospettiva, le criticità che interessano la città di Taranto, purtroppo conosciute a livello nazionale ed internazionale, quali il grave stato di contaminazione legato alla presenza di industriepesanti ed attività fortemente impattanti, si trasformano in occasioni di riscatto e di rinascita.
Le grandi sfide che caratterizzano l’azione governativa e che sono fortemente rappresentate nell’ambito del presente progetto mirano a coniugare la qualità dell’ambiente con la produzione di manufatti indispensabili al Sistema Paese per assicurare il posizionamento strategico delle principali imprese manifatturiere italiane, traguardando altresì aspetti di carattere sanitario. L’ambientalizzazione dei processi produttivi passa attraverso un ripensamento dei sistemi energetici e del modello di utilizzazione delle risorse ed entrambi richiedono importanti innovazioni che a tratti coincidono con gli obiettivi strategici del presente progetto. L’Unione Europea indica la promozione della crescita economica relazionataad un elevato livello di protezione ambientale quale priorità di importanza vitale per l’UE, riferendo che le tecnologie ambientali possono contribuire all’innovazione tecnologica e possono accrescere la competitività europea, aprire mercati potenziali e creare nuovi posti di lavoro altamente specializzati. Particolare attenzione è rivolta all’impiego di tecnologie pulite nei processi
industriali, anche al fine di rispondere alla sfida posta dal cambiamento climatico, riducendo al tempo stesso i costi complessivi di un risanamento ambientale che sono spesso sulle spalle dei consumatori e della società in generale.
Il progetto TARANTO intende contribuire allo sviluppo di tecnologie sostenibili per la purificazione in situ delle acque di falda e del suolo di siti contaminati, ma con l’ intento di definire un protocollo d’intervento di carattere generale, applicabile anche ad altri siti industriali contaminati da composti inorganici (in particolare, metalli pesanti) e organici (in particolare, oli minerali ed altri inquinanti organici) sul territorio nazionale, Europeo e mondiale. In generale, la finalità del progetto è l’innovazione tecnologica nell’ambito dell’Energia e, in particolare, lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti nell’ambito del water and waste treatment.
Per quanto riguarda la depurazione delle acque reflue, il principale obiettivo del progetto è l’ efficientamento energetico e di processo con recupero di materia, in linea con la convinzione sempre più forte che le acque reflue devono essere considerate una preziosa risorsa anziché un rifiuto. Infatti, le acque di scarico oltre ad essere costituite da acqua (per oltre il 99,9%) contengono energia chimica (immagazzinata negli inquinanti) ed energia termica (contenuta nell’acqua) che può essere recuperata rendendo il processo più economicamente sostenibile. Tale finalità verrà perseguita attraverso: i) lo studio di sistemi, processi e schemi di trattamento innovativi per il recupero delle acque reflue e dell’ energia, ii) lo studio e l’applicazione di procedure innovative per la sintesi di nanomateriali ad elevata attività fotocatalitica, iii) la definizione di processi per la produzione dei nanomateriali, già sperimentati su scala laboratorio e pilota, iv) lo sviluppo di tecniche di immobilizzazione dei nanomateriali fotocatalitici su opportuni supporti solidi, con particolare riferimento alle membrane, v) la progettazione e caratterizzazione di sistemi fotocatalitici prototipali integrabili su impianti di abbattimento pilota, vi) la progettazione e realizzazione di un impianto pilota per l’abbattimento fotocatalitico di inquinanti organici in acque di falda contaminate.
Per quanto riguarda lo sviluppo di tecnologie di bioremediation di suoli contaminati, il progetto persegue la seguente finalità: sviluppo di metodologie per il biorimedio fitoassistito di suoli e sedimenti contaminati per la rimozione simultanea di inquinanti inorganici ed organici prioritari.
Per quanto riguarda lo sviluppo di tecnologie per la produzione di biofuel, il progetto persegue le seguenti finalità: i) sviluppo di nuovi catalizzatori, sia basati sui metalli nobili già attualmente usati (Pd, Pt, ecc.), sia su metalli molto meno costosi come rame, zinco ed altri, realizzati in forma nanostrutturata ed opportunamente supportati, per la conversione della frazione lipidica ottenuta da trattamenti preliminari e fanghi primari in biofuel, ii) sviluppo di processi catalitici innovativi per la trasformazione della frazione lipidica in biodiesel di prima m e seconda generazione, iii) sviluppo di processi fermentativi per la trasformazione di fanghi cellulosici e biomasse lignocellulosiche in biofuel gassosi e messa a punto dei successivi trattamenti di up-grade e purificazione degli stessi. Ulteriori finalità del progetto sono lo studio di impatto ambientale e di Life Cycle Assessment (LCA), sempre più richiesto dalla Comunità Europea per la valutazione dell’impatto ambientale di nuove tecnologie di depurazione quali quelle sviluppate in seno al progetto e lo studio dei profili giuridici ed ecologici della fiscalità circolare a sostegno del riutilizzo virtuoso e della riorganizzazione infraregionale del ciclo di rifiuti.
Le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto risultano perfettamente allineate alle traiettorie tecnologiche di sviluppo a priorità nazionale relative all’area Industria intelligente e sostenibile, energia e ambiente indicate nella SNSI: i) Processi produttivi innovativi ad alta efficienza e per la sostenibilità industriale, ii) Tecnologie per biomateriali e prodotti biobased e bioraffinerie, iii) Sistemi e tecnologie per le bonifiche di siti contaminati e il decommissioning degli impianti nucleari e iv) Sistemi e tecnologie per il water e il waste treatment.